Ricorre oggi – 16 ottobre – la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, un evento globale istituito dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a una delle sfide contemporanee più urgenti: garantire a tutti un accesso equo e sostenibile al cibo. Il focus di questa edizione è l’importanza di trasformare i sistemi alimentari globali in modo da renderli più inclusivi, resilienti e sostenibili.
Prima la pandemia, poi la crisi in Medio Oriente, senza contare il cambiamento climatico: emergenze sanitarie e ambientali e conflitti geopolitici stanno mettendo a dura prova l’accessibilità alle risorse, soprattutto in alcune comunità.
Secondo il rapporto The State of Food Security and Nutrition in the World 2023 (Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2023), realizzato da cinque agenzie delle Nazioni Unite (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Unicef, Organizzazione mondiale della sanità e Programma alimentare mondiale), nel 2022 la media delle persone che soffrono di fame ha raggiunto i 735 milioni. Altri dati relativi alla ricerca, messi in evidenza dal Dipartimento per le politiche della famiglia, spiegano come il 29,6% della popolazione mondiale (2,4 miliardi di persone) non ha avuto accesso costante al cibo, mentre nel 2021 il 42% (oltre 3,1 miliardi di persone) non ha potuto permettersi un’alimentazione sana. Nel 2022, inoltre, 148 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni (22,3%) presentavano ritardi nella crescita, 45 milioni (6,8%) mostravano segni di eccessiva magrezza e 37 milioni (5,6%) erano in sovrappeso.
I numeri presentati dimostrano come ci sia ancora tanto lavoro da fare relativamente all’alimentazione e al nostro rapporto con il cibo.
Anche di fronte a problemi complessi e non semplici da risolvere, bisogna impegnarsi per fare la propria parte. Proprio come prova a fare la Fondazione Articolo 49 con il progetto educativo “Mi piace un mondo. Le buone abitudini cominciano da piccoli”, che partirà nelle scuole primarie a partire da gennaio 2025.
Con l’adesione degli insegnanti all’iniziativa, i piccoli studenti avranno a disposizione materiali didattici come video-infografiche animate, schede-attività e poster. L’obiettivo è permettere ai bambini di raggiungere pian pian una consapevolezza del cibo attraverso una prospettiva traversale, che va dal rapporto con se stessi e l’alimentazione a quello con il pianeta e gli altri, nel corso di tre annualità.
Per partire al progetto educativo “Mi piace un mondo” – completamente gratuito per tutte le scuole primarie italiane – basta andare sul sito inclasse.net, selezionare il progetto educativo e iscrivere la propria scuola o classe.