L’educazione ambientale come antidoto al cambiamento climatico

La scuola è il luogo ideale in cui sviluppare l’attenzione in questo ambito

In cosa consiste l’educazione ambientale

Il cambiamento climatico rappresenta un tema caldo, che condiziona il presente e minaccia il futuro del Pianeta. Si traduce, tra le tante cose, in fenomeni atmosferici estremi, in perdita di biodiversità e nella crisi degli ecosistemi.

Questi mutamenti delle condizioni ambientali emergono spesso come la principale ragione di apprensione soprattutto della cosiddetta Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012), ma non sempre le preoccupazioni e i buoni propositi si traducono in comportamenti virtuosi. Ecco perché è necessario dotarsi di una buona base di Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile.

Cos’è l’educazione ambientale?

L’educazione allo sviluppo sostenibile comprende anche temi legati all’economia e alla società

Conosciuta anche come Educazione allo sviluppo sostenibile, questa disciplina non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia (consumi e povertà) e la società (diritti, pace, salute, diversità culturali).

Si impara a scuola, ma i suoi insegnamenti proseguono per tutta la vita sotto forma di valori comuni di equità e rispetto per gli altri, per le generazioni future, per la diversità, per l’ambiente e per tutte le risorse della Terra.

La comunità internazionale ha preso atto del ruolo cruciale dell’Educazione ambientale quando, il 25 settembre 2015, l’Assemblea generale dell’ONU ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile che definisce 17 nuovi obiettivi. Al punto 4, dedicato all’istruzione di qualità, si approfondisce proprio l’importanza di diffondere una cultura della sostenibilità.

Cosa si impara durante le ore di educazione ambientale?

Le linee guida stipulate dal MIUR hanno l’obiettivo di fornire alcuni orientamenti per l’elaborazione dei programmi da parte degli istituti scolastici e per l’organizzazione delle attività durante le ore di Educazione ambientale.

Gli otto percorsi didattici proposti riguardano i seguenti temi, declinati per ordini e gradi di istruzione:

  1. Tutela delle acque e del mare
  2. Tutela della biodiversità per flora e fauna
  3. Alimentazione sostenibile
  4. Gestione dei rifiuti
  5. Tutela della biodiversità coi servizi ecosistemici
  6. Green economy: green jobs & green talent
  7. La città sostenibile: inquinamento, consumo di suolo e rifiuti
  8. Adattamento ai cambiamenti climatici: dissesto idrogeologico

A ciò si affiancano altre iniziative ad hoc. Tra queste si ricorda Gea Edu, un percorso educativo promosso da Fondazione Articolo 49 dedicato all’economia circolare e alla sostenibilità. Il progetto è rivolto a studenti e studentesse delle classi Secondarie di II° grado di ogni tipologia, dislocate su tutto il territorio nazionale italiano. L’obiettivo è quello di formare cittadini responsabili, in grado di adottare comportamenti rispettosi e una mentalità capace di cogliere le opportunità della transizione ecologica.

L’educazione ambientale aiuta a combattere l’eco-ansia

L’educazione ambientale è fondamentale per proteggere il nostro pianeta

Infine, si ricorda anche che combattere per un mondo più green non fa bene solo al nostro pianeta, ma anche a sé stessi. La crisi climatica incide infatti anche sul benessere emotivo, soprattutto dei più giovani. Lo stato d’animo predominante di fronte a questo fenomeno è soprattutto di stress, unito ad altre manifestazioni di disagio in quanto ci si sente impotenti e incapaci di fare la differenza. Questa condizione di immobilismo viene definita con il termine “eco-ansia”.

L’Educazione ambientale permette allora di ridurre questa sensazione di incertezza attraverso una conoscenza diretta del problema e delle possibili soluzioni: è dunque il primo passo per intraprende azioni efficaci, insieme ai propri coetanei e alla comunità.

Comprendere la definizione di economia circolare e applicarla nella didattica è il primo passo verso un futuro sostenibile.
Scopri altri progetti scolastici per portare l’educazione ambientale in classe e coinvolgere attivamente studenti e famiglie!